Le bambine nigeriane "aiutanti domestiche"
La falsa promessa di una vita migliore
Le nuvole si stanno ritirando dopo una pioggerella leggera in un umido pomeriggio di maggio a Sabon Tasha, nella Nigeria settentrionale. La porta anteriore del bungalow da tre camere da letto è aperta per far entrare l’aria mentre il quartiere è immerso in uno dei suoi frequenti blackout.
All’interno la dodicenne Aisha (in questo articolo non sono stati usati i nomi veri delle ragazze) si affaccenda qua e là e provvede a servire gli ospiti. È una delle tante minorenni che nelle città di tutta la Nigeria lavorano come domestiche, le cosiddette house girls, o “ragazze di casa”.
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(Daisy Odey - Al Jazeera, traduzione su Internazionale a cura di Giusy Muzzopappa)
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